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Lo spettacolo sarà associato alla presentazione del libro dello storico dell’arte Andrea Alessi “Sebastiano e Michelangelo nella Città dei Papi”
di Gian Maria Cervo. Regia di Nikolay Kolyada (video) e Riccardo Festa (live)
Una coproduzione di Teatro Stabile delle Arti Medioevali con Kolyada Theatre di Ekaterinburg, ALT QVM e UrTeatro.
Cast “Musica o un altro nome per la tempesta”
Cesare Ceccolongo, Luigi Cosimelli, Riccardo Festa, Dario Guidi
Video
Francesco Di Mauro, Nikolay Kolyada, Andrea Lombardini, Alena Tremazova
“A Shakespeare/Marlowe Digital Diptych” è un progetto cross-mediale nato dall’incontro del drammaturgo e curatore italiano Gian Maria Cervo e il regista e drammaturgo russo Nikolay Kolyada e si compone di due riscritture brevi fantascientifiche di opere shakespeariane ambientate in un futuro prossimo: “Amleto- un’Ofelia di Più” e “Musica o un altro nome per la tempesta” che collega, secondo suggestioni elaborate dai saggi di Harold Bloom, le figure di Prospero e di Faustus. In questa versione dello spettacolo che costituisce una sintesi tra teatro e video teatro la parte live è curata da Riccardo Festa.
Lo spettacolo, che si presenta con un double-bill, è diretto da Kolyada e prevede un cast composto da attori e musicisti russi dell’ensemble del Kolyada Theatre e 3 attori-performer-musicisti italiani giovani diplomati presso alcune delle migliori scuole di arti performative italiane.
Attori live intrattengono rapporti con personaggi virtuali che appaiono su schermi che sovrastano il palcoscenico.
Data l’impossibilità della presenza dell’ensamble russo, per la messa in scena in Italia è prevista una conferenza/spettacolo composta dall’intervento del drammaturgo Gian Maria Cervo e dalla proiezione delle scene più importanti della prima parte dello spettacolo, ovvero “Amleto – un’Ofelia di Più”; per quanto riguarda la seconda parte “Musica o un altro nome per la tempesta”, il cast italiano diretto dal regista e attore Riccardo Festa, proporrà una essenziale messa in scena dell’opera.
Considerata tra le più significative nella storia dell’arte, la collaborazione tra Michelangelo Buonarroti e Sebastiano del Piombo raggiunge il suo apice con la Pietà conservata al Museo civico di Viterbo, di cui in questo volume si scandaglia l’apporto di entrambi gli artisti, la cronologia, l’iconologia e l’iconografia, oltre alla collocazione all’interno della chiesa di San Francesco. L’antica città dei papi alle porte di Roma, dove il toscano andava a curarsi alle terme e il veneziano consacrò la sua carriera, fu però, in anni successivi, anche la sede di quel movimento eterodosso composto da intellettuali e prelati noto come Ecclesia Viterbiensis, sullo sfondo del quale si paleserà tra i due una sempre minorecomunanza di intenti fino alla cessazione di ogni tipo di rapporto.
La XXV edizione del Festival Quartieri dell’Arte inaugura il nuovo ciclo tematico “Festival, Città, Rivoluzioni” in cui QdA si porrà il problema di far riaffiorare il discorso su momenti radicali della storia del territorio, lasciando segni che possano essere mantenuti il più a lungo possibile, anche attraverso semplici gesti e oggetti, più o meno delicati, lasciati sul terreno a testimonianza di quanto svolto.
Il Festival poggerà la sua azione su anniversari importanti riattivandone le connessioni con il viterbese attraverso un set di varie strategie che potrà includere l’arte performativa, la “afformance art”, il teatro documentario, la polivocalità, il fake-non-fake. E’ in relazione a quest’ultima strategia che il Festival proporrà alcune delle azioni più impattanti. L’uso del fake per far riaffiorare un discorso e una riflessione che partono dalla storia per arrivare alla contemporaneità, lo si è osservato negli anni recenti in drammaturgie a vasta diffusione globale (si pensi, per fare un esempio su tutti al tarantiniano “C’era una volta a… Hollywood” – “Once Upon A Time in… Hollywood”) il cui effetto sul lungo periodo è tutto da monitorare e valutare. E sulla base di queste valutazioni, Quartieri, propone, nel 450° anniversario della nascita di Caravaggio, una narrazione-trilogia-installazione sul pittore che in maniera più diretta e immediata può essere collegato al maestro lombardo: Francesco Boneri, meglio conosciuto come Cecco del Caravaggio.
Appuntamento ore 20.45 presso il Museo della Città, Civico e Diocesano di Acquapendente, Via Roma 85
EVENTO GRATUITO
Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, nell’ambito del progetto Vivere all’italiana sul palcoscenico
Il festival dei Quartieri dell’arte ha elaborato, in accordo con le autorità competenti, le linee guida anti Covid-19, da attuare per lo svolgimento del festival, con l’obiettivo di garantire la sicurezza per tutti gli ospiti e i frequentatori del festival.
Per evitare code e assembramenti invitiamo il pubblico a prenotare il vostro posto agli spettacoli all’indirizzo mail [email protected].
Tutti gli spettatori devono essere muniti di GREEN PASS, indossare la mascherina (per i bambini valgono le norme generali) e sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser.
I posti in sala garantiscono il distanziamento interpersonale nel rispetto delle normative vigenti.