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Faremo insieme un percorso ipogeo di grande suggestione e interesse che ci metterà in contatto con le viscere misteriose del sottosuolo di questa Basilica e del Palazzo Vescovile.
Un viaggio nel tempo dal medioevo all’epoca moderna: uno spazio in pietra, a carattere sacro nell’architettura ecclesiastica, è un ambiente sotterraneo usato per conservare le reliquie.
La cripta del Santo Sepolcro, collocata sotto il pavimento dell’omonima Basilica, accoglie una crescente devozione alla preghiera e alla contemplazione delle sue bellezze artistiche, emblema della ricercata volontà di riaffermare le radici del Cristianesimo in Terra Santa. La reliquia è giunta sulle sponde del Torrnte Quinta Luna portata dai pochi aquesiani supestiti partiti per le crociate e che hanno fatto ritorno nella propria terra intorno alla fine del 1100.
Le pietre bagnate dal sangue di Cristo e la Basilica, furono consacrate nel 1149 da Papa Eugenio III che venne proprio ad Acquapendente mentre, nello stesso anno la chiesa omonima di Gerusalemme – Santo Sepolcro – veniva consacrata da un Legato dello stesso Sommo Pontefice.
Ma non tutti provavano queste emozioni. Altri arrivavano ad Acquapendente per altri motivi e qui trovavano la loro fine.
Alcuni finivano in una prigione sotterranea a cui si accedeva tramite un varco aperto su un alto soffitto, in un momento storico in cui la colpa diventa peccato, la preghiera e l’isolamento s’identificano con la condanna con cui affliggere il colpevole. Tre le celle delle carceri del Palazzo Vescovile in cui i detenuti hanno lasciato testimonianza della loro permanenza con graffiti e disegni sulle mura parietali, unico contatto che gli rimaneva con la realtà esterna nell’attesa della propria sentenza.
Queste stanze erano il luogo in cui venivano tenuti prigionieri tutti coloro che non rispettavano i 10 comandamenti. I graffiti riportano date, fatti di vita quotidiana, disegni di animali. Alcune sono scritte in italiano corretto cosa che ci fa pensare ci siano stati incarcerati gli eretici.
Numerose sono anche le scritte e i racconti che cattureranno la vostra attenzione legate invece alla sorte subita dagli adùlteri.
E restavano qui per parecchio tempo sperando che tutto si risolvesse prima che “Mastro Titta passasse ponte”! Ma non sempre era così.
LUOGO DELL’APPUNTAMENTO: Torre Julia de Jacopo di Acquapendente
“Progetto realizzato con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi – Piano annuale 2021, L.R. 24/2019”.
Per questa occasione, l’orario di visita sarà dalle 16.00 alle 19.00 con un solo turno.
LUOGO DELL’APPUNTAMENTO: Biglietteria Museo della Città di Acquapendente
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro le ore 18.00 del giorno precedente
COSA PREVEDE IL PACCHETTO:
– visita alla Basilica del Santo Sepolcro e alla Cripta Romanica
– visita alle carceri del Museo della città civico e diocesano
Coop. L’Ape Regina –